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Semplificazioni fiscali, il Notariato illustra le sue proposte in Commissione Bicamerale

Il 4 maggio scorso il Consiglio Nazionale del Notariato è stato audito in seno alla Commissione Bicamerale per la semplificazione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel settore fiscale. L’indagine, in particolare, è stata avviata con lo scopo di individuare soluzioni utili per superare l’attuale complessità del sistema fiscale.

I rappresentanti del CNN hanno, quindi, illustrato ai componenti della Commissione Bicamerale una serie di proposte nella prospettiva di ridurre il numero degli adempimenti a carico dei contribuenti e di migliorare la compliance tra Fisco e cittadini, favorendo lo spontaneo adempimento degli obblighi tributari e l’efficiente funzionamento del sistema di riscossione.

In questa ottica ci si è soffermati in particolare sulla proposta di ampliare le fattispecie impositive del cd. sistema del prezzo-valore, nonché su quella volta ad istituire nel nostro ordinamento l’istituto del certificato di successione.

Il ricorso all’opzione del prezzo-valore, come si legge nel documento, ha determinato notevoli vantaggi nei rapporti tra amministrazione e contribuenti, garantendo alla prima un gettito facilmente controllabile e predeterminabile e sottraendo i secondi all’attività di accertamento. Pertanto, si è proposto di estendere il meccanismo del prezzo-valore ai fabbricati non abitativi ed ai terreni diversi da quelli a destinazione edificatoria, attualmente esclusi senza una motivazione obiettiva dall’opzione.

L’obiettivo di riduzione degli adempimenti fiscali, a parere del Notariato, potrebbe essere perseguito anche regolamentando nel nostro ordinamento l’istituto del certificato di successione, oggi previsto in base alla normativa comunitaria per le successioni di rilievo transnazionale, implementandone il contenuto allo scopo di riunire in un unico documento, redatto dal notaio, l’intero procedimento ereditario: il documento, oltre a fotografare gli elementi della devoluzione del patrimonio ereditario, potrebbe contenere una serie di dichiarazioni negoziali (accettazione, rinuncia all’eredità, conseguimento del legato, integrazione di legittima, eccetera), nonché indicare gli elementi propri della dichiarazione di successione, con riscossione da parte del pubblico ufficiale di tutte le imposte dovute. In sintesi, con un unico documento ereditario si darebbe certezza dei rapporti ereditari, con rilevanza giuridica e fiscale.

Il Notariato ha evidenziato inoltre gli effetti positivi che potrebbero derivare dai seguenti interventi:

a) estensione dell’ambito di applicazione dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze immobiliari anche a fattispecie ulteriori rispetto a quelle oggi vigenti (cioè plusvalenze maturate in seguito a rivendita di fabbricati abitativi) e, in particolare, ai terreni edificabili (I – Modello Unico Informatico e (ulteriori possibili) semplificazioni nella liquidazione di alcune imposte dirette);

b) implementazione e consultazione diretta dell’Anagrafe Immobiliare Integrata da parte dei notai.

FONTE: notariato.it

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