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Alternanza scuola-lavoro negli studi notarili

Uno studente ci racconta la sua esperienza di alternanza scuola lavoro in uno studio notarile a Rovigo

Anche i notai polesani aprono le porte dei loro uffici agli studenti degli istituti secondari superiori e aderiscono al progetto Alternanza Scuola-Lavoro di cui alla Legge del 13 luglio 2015, n. 107 e, ormai in dirittura d’arrivo,  parlano con soddisfazione del percorso di collaborazione intrapreso con gli istituti scolastici della provincia.

“Dal nostro punto di vista, il bilancio di questa nuova esperienza è senz’altro positivo – conferma il Presidente del Consiglio Notarile di Rovigo Dott. Pietro Castellani – posto che tutti i notai coinvolti direttamente nel progetto hanno espresso il desiderio di confermare il loro impegno nell’adesione all’iniziativa anche per l’anno scolastico prossimo”.

Ma come è stata vissuta questa esperienza dagli studenti che hanno deciso di svolgere il proprio periodo di alternanza scuola-lavoro presso un studio notarile?

Eccovi il racconto di Nicolò Zilio, diciassettenne che frequenta la classe quarta indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. De Amicis”, che ha da poco concluso il periodo di alternanza scuola lavoro – della durata di quattro settimane – presso uno studio notarile del distretto di Rovigo.

<<Prima dell’inizio di questa esperienza non avevo una chiara idea di cosa fosse uno studio notarile, nè tanto meno quali mansioni svolgesse un notaio: certamente avevo chiaro quantomeno che le radici del lavoro del notaio affondavano nel “terreno giuridico” in una di quelle tante diramazioni del diritto e si occupava di dare “legale conferma” alle volontà espresse da una o più persone: queste erano le conoscenze e le idee con le quali cominciai il mio mese di alternanza scuola-lavoro ma ero certo ci fosse dell’altro, la mia curiosità era molta e aumentava sempre più all’avvicinarsi della data di inizio dello stage. All’inizio mi ci è voluto qualche giorno per prendere dimestichezza con l’ambiente e il personale che vi lavora; d’altronde ero abituato a uno stile di vita scolastico e non a ritmi/orari lavorativi di uno studio notarile. Ora, in conclusione di questo progetto, mi accorgo di aver arricchito e di molto le mie conoscenze, tanto da poter riconsiderare l’intreccio delle procedure che stanno alla base e creano le fondamenta di questo lavoro. Ho approfondito, toccando veramente con mano, vari temi cardine nel campo notarile -riguardanti in particolar modo la stipula di un mutuo, le varie differenze tra testamento olografo, pubblico o segreto e la creazione dello statuto di un’associazione riconosciuta – ma sono stato coinvolto anche in procedure più basilari come la preparazione di preventivi, proforma, fatture, estratti, copie autentiche… A questo bagaglio di conoscenze tecniche, si aggiunge una serie di aspetti formativi che hanno sicuramente contribuito ad arricchire e forgiare anche il mio carattere e la mia stessa persona: il rapporto quotidiano con i clienti e con il personale dello studio mi ha dato la possibilità di aumentare la mia sicurezza e la mia scioltezza acquisendo abilità anche nel dialogo. E’ aumentata inoltre la mia sicurezza, in quanto quando mi è stata data la possibilità di prendere decisioni in autonomia, ho dovuto motivarle a chi lavorava insieme a me e questo mi ha fatto sentire responsabile della mansione da me svolta in tal contesto. Da questa esperienza ho, inoltre, potuto ricavare un gran numero di informazioni che, incrementando le mie conoscenze, mi hanno portato a riformulare la mia opinione in tema di notariato. Adesso posso dire di aver compreso che il notaio è un professionista che si occupa indubbiamente di dare una “validità legale” alle volontà dei suoi clienti, ma nel contempo mi è chiaro che è al centro di un sistema complesso di relazioni che lo collegano ad altri professionisti e tecnici – avvocati, commercialisti, geometri o altri notai – e a numerosi enti – come il catasto, l’agenzia delle entrate o la camera di commercio. Da un punto di vista umano, a parer mio, la professione del notaio si addice ad una persona aperta, disinvolta e ben organizzata, che non deve lasciarsi scappare nemmeno il più piccolo dettaglio e che di conseguenza deve possedere elevate capacità di concentrazione e ordine mentale che sono i requisiti base per svolgere pienamente questo lavoro. A dirla tutta sono un po’ dispiaciuto che questa esperienza stia giungendo al termine, perchè ho davvero provato (e dimostrato) un grandissimo interesse nei confronti di questa professione, ho messo molta passione in ogni compito assegnatomi e posso dire di essere stato molto contento di aver svolto il mio periodo di alternanza scuola-lavoro in uno studio notarile. Ho potuto constatare in prima persona quanto complesso sia questo lavoro e quanto impegno e costanza richieda… altro che “solo una firma”!>>

FONTE: notariato.it

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